La nazionale iraniana ha rifiutato, durante una partita contro l’Inghilterra lunedì, di cantare durante l’esecuzione dell’inno nazionale del paese, in quello che è stato ampiamente visto come un silenzioso riconoscimento delle proteste. La radio nazionale iraniana ha mostrato immagini selezionate di spettatori che tifavano per l’Iran durante la partita, ma non i riferimenti politici che alcuni portavano.
Le proteste sono iniziate in Iran a settembre dopo la morte di una giovane donna curda, Mohsa Amini, in custodia di polizia. La rivolta contro la leadership clericale iraniana si è diffusa in tutto il paese e ha scatenato una feroce e mortale repressione, anche nelle regioni etnicamente curde, dove i gruppi per i diritti umani affermano che decine di persone sono state uccise negli ultimi giorni.
Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite in a votazione Lanciato giovedì Indagine In presunte violazioni dei diritti umani nella risposta dell’Iran al movimento di protesta. “L’udienza odierna non lascia dubbi sul fatto che i membri del Consiglio per i diritti umani comprendono la gravità della situazione in Iran e che la missione conoscitiva istituita oggi contribuirà a garantire che coloro che sono coinvolti nell’attuale violenta oppressione del popolo iraniano siano identificati e i loro azioni documentate”, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto in un comunicato.
Al-Ghafouri, che è curdo, in passato ha criticato i funzionari governativi sui social media e recentemente ha pubblicato messaggi su Twitter in cui condannava l’uccisione di curdi. I notiziari iraniani non hanno specificato i motivi del suo arresto, ma hanno affermato che le accuse includevano “diffusione di propaganda contro” la Repubblica islamica.
È stato chiamato a giocare diverse volte negli ultimi dieci anni con la nazionale e ha giocato per diverse squadre iraniane tra cui Foolad Khuzestan, la sua squadra attuale. Giovedì, la semi-ufficiale Iranian Student News Agency (ISNA) ha riferito che Hamid Reza Qoreshabi, l’amministratore delegato del team, si era dimesso e ha affermato che il motivo delle sue dimissioni non era ancora stato annunciato.
Anche prima dell’inizio della Coppa del Mondo, alcuni iraniani hanno chiesto alla FIFA, l’organo di governo globale del calcio, di vietare la squadra nazionale, nota come Team Melle, in segno di sostegno alle proteste. Altri hanno sostenuto che la partecipazione dell’Iran alla Coppa del Mondo è stata una manna per la rivolta: un evento di alto profilo che ha fornito ai giocatori e agli spettatori l’opportunità di esprimere il proprio dissenso, con l’osservazione dei media internazionali.
L’Iran si prepara ad affrontare il Galles venerdì.
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