Il successore di Nintendo Switch potrebbe affrontare sfide significative implementando la retrocompatibilità, secondo una nuova analisi dello stimato creatore di contenuti e sviluppatore NightDive Studios ModernV VintageGamer.
In un video appena pubblicato, MVG esamina i potenziali componenti per la prossima console di Nintendo, spiegando perché le incompatibilità tra il nuovo hardware e il modo in cui la compilazione del software Nintendo Switch esistente significa che il supporto per i vecchi giochi Switch non è necessariamente una conclusione scontata.
Nintendo Switch utilizza attualmente il Tegra X1, un chip sviluppato da NVIDIA che alimenta anche i TV Android Nvidia Shield dal 2015 al 2018, il che evidenzia l’età dell’hardware.
“Se Nintendo dovesse allontanarsi dal Tegra X1, cosa che tutti noi sentiamo fortemente che probabilmente farebbe, i giochi Switch esistenti non funzionerebbero su nuovo hardware, cioè senza riconfezionare i giochi per mirare a quell’hardware”, spiega MVG.
Lo sviluppatore propone quindi diverse soluzioni su come Nintendo potrebbe risolvere questo problema, come l’emulazione del software, simile a quelle che si trovano sulle console della serie Xbox.
Questi dispositivi utilizzano la potenza di Xbox Series X per emulare le console Xbox e Xbox 360 virtuali per riprodurre giochi meno recenti, in modo simile al modo in cui gli emulatori di terze parti funzionano su un PC.
Mentre Transformer 2 potrebbe teoricamente farlo, richiederebbe una notevole potenza di elaborazione. Anche lo Steam Deck, un hardware molto più potente del Nintendo Switch, fa fatica a emulare alcuni titoli Switch.
MVG propone quindi una soluzione in cui NVIDIA e Nintendo forniscono la compatibilità del chip per il Tegra X1 sul chip successivo. Tuttavia, come sottolinea MVG, questo non è attualmente supportato e apparentemente richiederebbe molto nuovo lavoro.
Il suggerimento successivo è che Nintendo includa il chip TegraX1 in ogni successore di Switch, il che significa che i giochi più vecchi possono essere riprodotti senza emulare il nuovo software, in modo simile a come i chip Nintendo GameCube sono stati integrati nel Nintendo Wii.
Il problema qui è che ciò aumenterebbe il costo di produzione del sistema e, nel caso di giochi fisici, richiederebbe uno slot per cartucce per Nintendo Switch o anche il successore di Switch dovrebbe utilizzare gli stessi concerti.
Potrebbero essere introdotte anche patch di nuova generazione, ha suggerito Una voce diffusa in cui si afferma che è attualmente in fase di elaborazione una patch per Pokemon Scarlet e Violet riguardante un nuovo componente hardware Nintendo.
Ciò che ha dato una certa legittimità a questo è che proveniva da un poster sui social media che ha rivelato correttamente le informazioni ufficiali e i nomi relativi al DLC Pokemon recentemente annunciato diversi giorni prima degli spettacoli Pokemon durante i quali è stato annunciato.
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