Maggio 3, 2024

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L'analisi paleontologica dimostra che il famoso pensiero fossile dimostra che la conservazione dei tessuti molli è in realtà solo un rivestimento

L'analisi paleontologica dimostra che il famoso pensiero fossile dimostra che la conservazione dei tessuti molli è in realtà solo un rivestimento

Il Tridentinosaurus antiquus fu scoperto nelle Alpi italiane nel 1931 e si pensava fosse un esemplare importante per comprendere l'evoluzione iniziale dei rettili, ma ora è stato dimostrato che è in parte un falso. Il contorno del suo corpo, che appare scuro contro le rocce circostanti, fu inizialmente interpretato come tessuto molle preservato, ma ora è noto che è dipinto. Credito: Dott. Valentina Rossi

Un fossile di 280 milioni di anni che ha sconcertato i ricercatori per decenni si è rivelato in parte un falso, dopo un nuovo esame dei resti.


La scoperta ha portato il team, guidato dalla dottoressa Valentina Rossi dell'University College di Cork, Irlanda (UCC), a sollecitare cautela su come il fossile verrà utilizzato nelle ricerche future.

Il Tridentinosaurus antiquus fu scoperto nelle Alpi italiane nel 1931 e si pensava fosse un esemplare importante per comprendere l'evoluzione iniziale dei rettili. Il contorno del suo corpo, che appare scuro rispetto alle rocce circostanti, fu inizialmente interpretato come tessuto molle preservato. Ciò ha portato alla sua classificazione come membro del gruppo di rettili Protorosauria.

Tuttavia, questa nuova ricerca, pubblicata sulla rivista PaleontologiaRivela che il fossile notoriamente ben conservato è per lo più solo vernice nera su una superficie rocciosa scolpita a forma di lucertola.

La presunta pelle fossilizzata è stata celebrata in articoli e libri ma non è mai stata studiata in dettaglio. La conservazione alquanto bizzarra del fossile ha lasciato molti esperti incerti su a quale gruppo di rettili appartenga questo strano animale simile a una lucertola e, più in generale, sulla sua storia geologica.

Mistero risolto: i più antichi rettili fossili delle Alpi sono falsi storici

La dottoressa Valentina Rossi con una foto di Tridentinosaurus antiquus. Si pensava che il fossile, scoperto nelle Alpi italiane nel 1931, fosse un esemplare importante per comprendere l'evoluzione iniziale dei rettili, ma ora è stato dimostrato che è in parte un falso. Il contorno del suo corpo, che appare scuro contro le rocce circostanti, è stato inizialmente interpretato come tessuto molle preservato, ma ora è riconosciuto come vernice. Credito: Zixiao Yang

Il dottor Rossi, della Scuola di Scienze Biologiche, della Terra e dell’Ambiente dell’University College di Cork, ha dichiarato: “I tessuti molli fossili sono rari, ma quando vengono trovati in un fossile possono rivelare importanti informazioni biologiche, ad esempio il colore esterno, l’anatomia interna e fisiologia: la risposta a tutte le nostre domande era davanti ai nostri occhi e abbiamo dovuto studiare nel dettaglio questo fossile per svelarne i segreti, anche quelli che magari non avremmo voluto conoscere.

L'analisi microscopica ha mostrato che la consistenza e la composizione del materiale non corrispondevano ai veri tessuti molli fossilizzati.

L'indagine iniziale utilizzando l'imaging UV ha rivelato che l'intero campione era stato trattato con qualche tipo di materiale di rivestimento. Rivestire i fossili con vernici e/o pitture era la norma in passato, ed è talvolta ancora necessario per preservare un esemplare fossile nelle vetrine dei musei e nelle mostre. Il team sperava che, sotto lo strato di vernice, i tessuti molli originali fossero ancora in buone condizioni per estrarre informazioni biologiche antiche significative.

I risultati suggeriscono che i contorni del corpo del Tridentinosaurus antiquus sono stati creati artificialmente, probabilmente migliorando l'aspetto del fossile. Questo inganno ha fuorviato i ricercatori precedenti e ora si raccomanda cautela quando si utilizza questo campione in studi futuri.

Il team dietro questa ricerca comprende collaboratori provenienti dall’Italia dell’Università di Padova, del Museo Naturalistico dell’Alto Adige e del Museo delle Scienze di Trento.

“La strana conservazione del Tridentinosaurus ha sconcertato gli esperti per decenni. Ora tutto ha senso. Quella che è stata descritta come pelle carbonizzata è solo vernice”, ha detto la coautrice Professor Evelyn Kostacher, coordinatrice del progetto Living with a Supervolcano. “

Tuttavia, non tutto è perduto e il fossile non è un falso completo. Le ossa degli arti posteriori, in particolare del femore, appaiono autentiche, anche se scarsamente conservate. Inoltre, nuove analisi hanno dimostrato la presenza di piccole scaglie ossee chiamate osteodermi – come quelle di un coccodrillo – su quella che potrebbe essere stata la schiena dell’animale.

Questo studio è un esempio di come la moderna paleontologia analitica e rigorosi metodi scientifici possano risolvere un mistero fossile quasi secolare.

maggiori informazioni:
Tessuti molli forgiati sono stati rinvenuti nei più antichi rettili fossili del Permiano inferiore delle Alpi. Paleontologia (2024). doi: 10.1111/bala.12690

Fornito dall'University College di Cork

la citazione:L'analogia paleontologica mostra che il famoso pensiero fossile dimostra che la conservazione dei tessuti molli è in realtà solo pittura (2024, 16 febbraio) Estratto il 16 febbraio 2024 da https://phys.org/news/2024-02-paleontological-analogy-renown-fossil-think .html

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