Gli abitanti di Gaza stanno irrompendo nei centri di aiuto e prendendo farina e rifornimenti, ha detto l’ONU

GERUSALEMME, 29 ottobre (Reuters) – Migliaia di residenti di Gaza hanno sequestrato farina e “articoli di prima necessità” all’interno dei magazzini e dei centri di distribuzione dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), ha riferito domenica l’agenzia.

“Questo è un segnale preoccupante del crollo dell’ordine civile dopo tre settimane di guerra e uno stretto assedio a Gaza”, ha affermato in una nota l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA).

Uno dei magazzini, situato a Deir al-Bala, è dove l’UNRWA immagazzina le forniture provenienti dai convogli umanitari dall’Egitto a Gaza.

Gli aiuti a Gaza sono stati congelati da quando Israele ha iniziato a bombardare l’enclave palestinese densamente popolata il 7 ottobre in risposta a un attacco mortale da parte del gruppo militante al potere Hamas.

“Gli aiuti umanitari che arrivano con i camion dall’Egitto a Gaza sono insufficienti e il mercato è esaurito”, ha detto l’UNRWA, aggiungendo che l’attuale sistema di trasporto dei convogli umanitari a Gaza è “pronto a fallire”.

“I bisogni delle comunità sono enormi, anche solo per la sopravvivenza di base, ma gli aiuti che riceviamo sono scarsi e inconsistenti”.

La capacità dell’UNRWA di aiutare la popolazione di Gaza è stata ostacolata dagli attacchi aerei che hanno ucciso più di 50 dipendenti e limitato la circolazione delle merci.

Anche prima dello scoppio del conflitto, l’organizzazione aveva affermato che il suo mandato era stato minato dalla mancanza di fondi.

Fondata nel 1949 in seguito alla prima guerra arabo-israeliana, l’UNRWA fornisce servizi pubblici tra cui scuole, assistenza sanitaria di base e assistenza umanitaria a Gaza, Cisgiordania, Giordania, Siria e Libano.

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